La proposta delle Associazioni Rete degli Studenti Medi di Verona e Unione degli Universitari
Si terrà sabato 14 maggio dalle ore 15 al Parco dell’Arsenale, l’evento dal titolo ‘Il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa’, promosso dalle Associazioni di studenti Rete degli Studenti Medi e Unione Degli Universitari. Un incontro per discutere del disagio giovanile e della salute mentale. Le due associazioni studentesche hanno voluto dedicare una riflessione profonda ai temi della salute mentale, attraverso una piattaforma apposita, denominata ‘Chiedimi come sto’. Grazie alla somministrazione di un questionario che ha portato migliaia di risultati e dalla stessa elaborazione, portata avanti assieme allo SPI CGIL, la volontà è quella di ripensare totalmente la concezione mistificata di accesso ai servizi di supporto, e non solo. Camilla Velotta, coordinatrice della Rete degli studenti Medi di Verona, dichiara che ormai tutti siamo a conoscenza dei danni portati della pandemia, ma il senso di malessere generale ha radici molto più profonde nel nostro paese e nella nostra città. È radicato nella mancanza di spazi nei quartieri, da poter vivere e fare nostri, e dal totale screditamento e sfiducia nei confronti della giovane generazione. Anche Tommaso Biancuzzi, coordinatore nazionale della Rete interviene e sottolinea che l’obiettivo della giornata e non solo, è quello di rendere consapevoli le istituzioni stesse dell’aumento del disagio giovani, ciò che serve è la volontà di investire su di essi, sulla loro socialità, creatività, e più di tutto sulla loro salute. Se davvero i giovani sono considerati il futuro, è di fondamentale importanza che ci si impegni in modo che possano vivere al meglio il loro presente.