Giornata organizzata dal Comitato a difesa dell’Ospedale di Villafranca
Il comitato a difesa del Magalini, sabato scorso, ha chiamato in strada tutti i cittadini per una manifestazione dedicata alla sensibilizzazione della popolazione per tenere alta l’attenzione sull’ospedale di Villafranca. “Oggi l’ospedale può continuare ad essere operativo anche grazie ai gettonisti e alle cooperative – ha detto la presidente del comitato Cristina Ceriani -. E allo stesso tempo c’è una disparità di trattamento anche economico con i medici strutturati. Le schede regionali del 2019 non sono mai state del tutto attuate. Neurologia e pneumologia sono in sofferenza e il nostro timore è che spariscano dall’ospedale. La procreazione medicalmente assistita non è mai decollata. A Giugno è stato sospeso il percorso veloce pediatrico al Pronto soccorso. Vuol dire che i genitori con i loro bimbi verranno accolti nel Pronto soccorso e messi in fila a seconda del codice in stanze non adeguate e magari vicino a pazienti sofferenti e politraumatizzati. Da 11 pediatri che c’erano all’inaugurazione ora sono rimasti in 3 con l’ausilio di alcuni gettonisti. È chiaro che in questa situazione non è possibile dare tutti i servizi. Ci chiediamo perché i giovani pediatri, che pur ci sono nelle graduatorie dopo aver fatto i concorsi, non scelgano di venire a Villafranca. Il mantra che ci viene sempre detto è che mancano i medici, ma allora perché in certe strutture private convenzionate ci sono?”. Infine, Ceriani, nel ribadire il successo della manifestazione di sabato scorso, ha voluto ringraziare i rappresentanti istituzionali che hanno scelto di partecipare, rimarcando l’assenza del sindaco di Villanfranca Roberto Dall’Oca e dei suoi colleghi dei comuni vicini. “Ci chiediamo se un ospedale che ha delle grosse difficoltà in questa fase post-Covid non meriti l’attenzione dei primi cittadini”.