DONNA
Ebbri di dolore,
immemori della nascita
ma di essa sapienti,
rassegnati alla morte
ché ormai figli di madri più non siamo,
da te, donna,
vogliamo il presente,
delicato fremito
e vigorose membra.
Da te l’amore,
il corpo nudo e incantato.
Tu che non puoi sapere il domani;
non ti appartiene.
Tu che non puoi morire nel passato;
lo sai dimenticare.
Tu che solo nel presente sai essere viva,
e un soffio di vita ci puoi donare.
Leonardo Chelazzi
(18 Febbraio, 1980)