Alcune riflessioni
Come da tradizione nazional popolare, giovedì 27 gennaio è stata celebrata la cosiddetta Giornata della Memoria. In particolare, la scuola pubblica si è particolarmente distinta nel mettere in risalto le malvagità dei nazisti e a riversare sugli alunni film a tema accompagnate da kilometriche riflessioni sulla Shoah. Apparentemente, tutto bene dunque. Invece no! Nessuna maestrina dalla penna rossa, ha avuto l’onestà intellettuale e soprattutto gli attributi nel ricordare alle classi che lo stesso trattamento riservato agli ebrei, è ora riservato a chi ha scelto di non farsi inoculare una terapia genica sperimentale non obbligatoria e non sperimentata. Le analogie del passato con gli atti discriminatori e d’odio perpetrati dagli uomini del presente sono impressionanti se non peggiori: “Campi di sterminio per chi non si vaccina”. Giuseppe Gigantino, cardiologo; “Mi divertirei a vederli morire come mosche”. Andrea Scanzi, giornalista; “Se fosse per me costruirei anche due camere a gas”. Marianna Rubino, medico; “I cani possono sempre entrare. Solo voi, come è giusto, resterete fuori”. Sebastiano Messina, giornalista; “Vagoni separati per non vaccinati”. Mauro Felicori, assessore; “Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile”. Stefano Feltri, giornalista; “I no vax fuori dai luoghi pubblici”. Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana; “Potrebbe essere utile che quelli che scelgono di non vaccinarsi andassero in giro con un cartello al collo”. Angelo Giovannini, sindaco di Bomporto; “Stiamo aspettando che i no vax si estinguano da soli”. Paolo Guzzanti, giornalista; “Verranno messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come dei sorci”. Roberto Burioni, virologo; “Non chiamateli no vax, chiamateli col loro nome: delinquenti”. Alessia Morani, deputato; “Vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondo”. Selvaggia Lucarelli, giornalista; “I riders devono sputare nel loro cibo”. David Parenzo, giornalista; “I loro inviti a non vaccinarsi sono inviti a morire”. Mario Draghi, Presidente del Consiglio; “Gli metterò le sonde necessarie nei soliti posti, lo farò con un pizzico di piacere in più”. Cesare Manzini, infermiere; “Gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla”. Francesca Bertellotti, infermiera; “Provo un pesante odio verso i no vax”. J-Ax, cantante; “Se riempiranno le terapie intensive mi impegnerò per staccare la spina”. Carlotta Saporetti, infermiera; “Non siete vaccinati? Toglietevi dal ca**o!”. Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna; “Un giorno faremo una pulizia etnica dei non vaccinati, come il governo ruandese ha sterminato i tutsi”. Alfredo Faieta, giornalista; “Il greenpass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli”. Renato Brunetta, ministro; “E’ giusto lasciarli morire per strada”. Umberto Tognolli, medico; “Prego Dio affinché i non vaccinati si infettino tra loro e muoiano velocemente”. Giovanni Spano, vicesindaco; “Bisogna essere duri e discriminare chi non si vaccina, in ospedale, a scuola, nei posti di lavoro”. Filippo Maioli, medico; “Sono dei criminali, vanno perseguitati come si fa con i mafiosi”. Matteo Bassetti, infettivologo … e via di questo passo.
Se Hitler fosse ancora vivo, avrebbe grosse difficoltà nell’individuare il testimonial più cinico a cui conferire la successione ideologica.
Gianni Toffali