Simeone detta legge ma questa volta non basta. Vince la Dea 2 a 1
Era il momento peggiore per affrontare il Verona che grazie alle magie del mago Tudor, vola sulle ali dell’entusiasmo, sognando in grande anche l’Europa. Eppure, tutto questo non è bastato per fermare la Dea che dopo l’eliminazione dalla Champions, torna a vincere in campionato rimontando l’Hellas. Una vittoria sofferta e ‘sporca’ per i bergamaschi che dimostrano comunque la qualità e la bravura di giocare da vera squadra, ribaltando di fatto il risultato e dimostrando davvero di essere una delle candidate allo scudetto. Ci pensa il solito Simeone a timbrare il cartellino che porta in vantaggio il Verona al 22’: diagonale destro da posizione defilata che batte Musso, non perfetto nel chiudere sul suo palo. Al 33’ Pasalic colpisce un palo dopo la bellissima verticalizzazione di Toloi per Miranchuck che appoggia sul compagno, ma niente da fare. Per il pareggio però bisogna solo aspettare 4’: verticalizzazione di Muriel per Pezzella che si inserisce, tiene e protegge la palla lasciandola poi a Miranchuck che si accentra e segna di sinistro. Nella ripresa, Gasperini toglie Muriel e Pasalic e fa entrare Zapata e Ilicic per dare più brio alla manovra offensiva. Tudor, invece, sostituisce Ilic e Lasagna scegliendo la qualità di Veloso e Bessa. Ma evidentemente nemmeno questa grande qualità, serve per fermare l’armata nerazzurra che al 62’ ribalta la gara con Koopmeiners. Sul suo tiro da fuori area, trova la deviazione decisiva di Tameze che inganna Montipò. Si rende ancora pericoloso il Cholito Simeone a 10 minuti dalla fine con un destro a giro che sfiora il palo, ma a portarsi a casa i 3 punti sono i ragazzi di Gasperini. Per la prima volta nella sua storia, la Dea ha vinto 6 trasferte consecutive. Il Verona nulla può, ma il carattere e la grinta di questo gruppo, promettono spettacolo e divertimento.