La ricerca da parte delle Università di Padova e Firenze, si basa sui dati di un monitoraggio avvenuto fra il 2016 e il 2017
Uno studio titolato ‘Sostanze Pfas negli alimenti dell’area rossa del Veneto’, ha evidenziato come questa contaminazione di sostanze tossiche, sia più preoccupante del dovuto. Questa ricerca si basa sui dati relativi a un monitoraggio compiuto dalla Regione fra il 2016 e il 2017 in cui, si è scoperto che le matrici animali sono di gran lunga più contaminate rispetto a quelle vegetali. Dallo studio realizzato dai ricercatori delle Università di Padova e Firenze, con il contributo di Greenpeace e delle mamme ‘No Pfas’, emerge che queste concentrazioni tossiche, non solo differiscono in base all’alimento considerato, ma anche per tipo di sostanza. Ora, si spera che nel prossimo monitoraggio, si tenga conto anche delle gravi criticità per le persone.