Non sono mancati gli interventi di Zavarise, Bertaia e Bisinella
Anche a Verona si svolgerà la Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransfobia. l’Amministrazione infatti ha dichiarato che prosegue il suo percorso nel promuovere e sostenere le iniziative volte a superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere con la volontà di superare il gap che si è creato negli anni. “Riconoscendo il ruolo svolto sul territorio veronese per decenni da associazioni e gruppi LGBTQIA+ e l’importanza dei servizi che questi erogano alla cittadinanza, l’assessorato alle Pari Opportunità promuove un programma congiunto di iniziative dal titolo ‘Contrastiamo il bullismo, un obiettivo Comune’. Il tema, deciso dal coordinamento della rete RE.A.DY, è incentrato sul ‘contrasto al bullismo omolesbobitransfobico’ dichiarano da Palazzo Barbieri. Nel frattempo però la Lista Tosi e le opposizioni attaccano il Comune sul programma deciso e dedicato a questa giornata, sottolineando che: “Tutta l’amministrazione comunale, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransfonia, promuove, patrocina e pubblicizza sul suo sito, un evento in cui si spiega agli adolescenti come funziona l’inseminazione artificiale fai da te, da fare senza controllo medico e non in una struttura sanitaria. Siamo preoccupati, – ha dichiarato Ann Bertaia della Lista Tosi – che messaggio vuole dare ai giovani l’amministrazione Tommasi?”. Anche Zavarise dice la sua: “Davvero sono queste le priorità dell’amministrazione comunale, in un momento in cui la città è subissata da una serie di criticità legate alla sicurezza, al traffico per i mega-cantieri, a quartieri che soffrono il degrado e l’incuria? Davvero è urgente promuovere un programma articolato in otto giorni con iniziative dedicate anche ai bambini e ai minori, in cui viene propagandata l’ideologia gender? Questo per noi è folle”. Il tutto si è concluso con le parole della consigliera comunale Patrizia Bisinella che ha rimarcato che “noi siamo per i diritti civili e le libertà di tutti, ma allo stesso tempo si è detta contraria, che a fronte di tanti problemi della città, si spendano soldi pubblici per patrocinare questi eventi”.
L’eurodeputata Alessandra Basso
Sulla questione interviene anche Alessandra Basso, eurodeputa Lega-Id: “Non sono progressisti: sono estremisti. Il peggio è che tutto avviene sotto le insegne di una istituzione: quelle del Comune di Verona, che, in occasione della giornata contro l’omotransfobia, patrocina un’iniziativa in cui si promuove, dalle pagine del libro “Trans* con figl3, suggerimenti per (futurǝ) genitori trans* e loro alleatǝ, prima guida italiana sulla Transgenitorialità, l’inseminazione artificiale fatta in casa. Una pratica del tutto paragonabile all’utero in affitto, dal momento che una caratteristica dell’home insemination è fare incontrare domande e offerte, specialmente online, di ‘seme fresco’ di un donatore: esistono persino appositi gruppi sui social network. Questo mercimonio è contrario a ogni etica e a ogni morale. E non soltanto. Vi sono rischi enormi per la salute, non essendovi controlli medici e nessun riscontro sullo stato di salute del donatore, e nessuna tutela legale per alcuna delle parti. Il Comune di Verona è pronto a mettere a rischio salute e diritti dei cittadini, prima di tutto dei bambini, pur di inseguire l’ideologia Lgbtq”.