Cgil e Cisl intervengono e chiedono chiarezza
I festival dell’Arena, nonostante la grave pandemia, negli anni 2020 e 2021 i bilanci finali hanno comunque registrato degli utili e la situazione è stata gestita in maniera lungimirante da FAV e delle Istituzioni nazionali e locali. Se sotto il profilo economico il Covid non ha creato eccessivi problemi, sotto quello occupazionale è stato un vero e proprio dramma. Nel 2020 la quasi totalità dei cosiddetti “aggiunti” (lavoratrici e lavoratori chiamati durante il Festival) non hanno lavorato, nel 2021 il calo complessivo dell’occupazione si è attestato intorno al 40%. Questa riduzione del personale è stata causata anche dal cambio di scenografia resa necessaria dall’emergenza sanitaria. Però il Festival Areniano 2022 dovrebbe finalmente segnare il ritorno alla normalità per la capienza e di conseguenza anche per gli incassi da biglietteria e abbonamento con un vantaggio concreto anche per le maestranze stabili che stanno da tempo attendendo risposte anche in merito al completamento degli organici e al recupero salariale. Ma Slc Cgil e Fistel-Cisl si chiedono come mai ci sia ritardo nelle assunzioni secondo una prospettiva che rispecchi un livello occupazionale coerente con la realizzazione di un Festival Areniano 2022 ‘normale’. Nel caso ci dovessero essere motivi specifici i Sindacati chiedono che siano resi noti nell’immediato, ma sono certi che tutte le Istituzioni, congiuntamente a FAV, sapranno valutare attentamente gli aspetti occupazionali e sapranno assumere la migliore decisione in una prospettiva non solo di breve periodo.