Coordinamento con la Regione per tamponi e accoglienza dei profughi
Verona sarà hub nazionale per il nord Italia di raccolta e stoccaggio dei beni di prima necessità per l’Ucraina. Gli altri due, per il centro è il sud, saranno a Roma e a Napoli. È stata direttamente l’Ambasciata d’Ucraina a chiedere, al Ministero degli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, che Verona diventasse centro nevralgico per gli aiuti. Una scelta dovuta alla posizione geografica favorevole, che rende la città scaligera strategica sia per la raccolta che per la partenza dei beni verso le zone di guerra, sia alla disponibilità data dal sindaco appena scoppiato il conflitto. Al Quadrante Europa, l’Interporto, già punto di deposito degli aiuti del territorio, saranno stoccate tonnellate di prodotti, dal cibo ai farmaci da banco, provenienti dalle altre regioni del nord. La Protezione civile nazionale invierà rinforzi e l’Amministrazione comunale si è già attivata per chiedere una lista di tutte le realtà che saranno poi autorizzate a prelevare i beni per portarli al confine con l’Ucraina o all’interno dei corridoi umanitari, affinchè tutto vada a destinazione. E nessun aiuto si perda per strada.