Alberto Bozza non vuole gettare la spugna, si punta alle norme attuative per distinguere adeguatamente il vino dal vino dealcolato
Abbiamo perso. La delusione è forte a seguito della decisione ufficiale del parlamento Europeo sulla questione dei vini dealcolati. Approvata la riforma della Pac che entrerà in vigore dal 2023 e non stoppa la dealcolazione, compreso il suo commercio con denominazione. Il consigliere regionale di Forza italia Alberto Bozza commenta amareggiato la decisione presa a Strasburgo, ma non sembra voler gettare la spugna sul fatto che il vino dealcolato non debba essere chiamato vino ed etichettato come tale, la volontà inoltre è escludere la dealcolazione dei vini Igp e Dopo. Bozza punta sul Veneto adesso, in quanto rappresentante al 36per cento dell’export nazionale e al 30per cento del volume italiano di Igp e Dop. La lotta riguarderà le norme attuative, con le quali si può ancora evitare un danno importante alla storia e alla cultura dei nostri vini, che verrebbero associati ad una bevanda che di vino puro avrebbe ben poco.