Esordio da incubo per mister Cioffi. Così non va
Non inizia per niente bene l’avventura di mister Cioffi sulla panchina gialloblù, in occasione della partita di Coppa Italia contro il Bari. I biancorossi infatti, si sono imposti 1-4 eliminando il Verona. Partono meglio i padroni di casa, che sono passati in vantaggio al 15’: Lazovic arriva sul fondo da sinistra, mette in mezzo un pallone invitante per la testa di Henry, Caprile riesce ad opporsi in qualche modo al colpo di testa del francese ma sulla corta respinta Lasagna è lesto a ribadire in rete con una conclusione strozzata. La risposta del Bari arriva al 27’ con Botta che dalla trequarti prova il tiro, ma non riesce ad impensierire Montipò. Alla mezz’ora però, Cangiano servito al limite dell’area scarica su Cheddira che penetra in area e mette in mezzo un pallone insidioso respinto di piede da Montipò. Sul pallone si avventa Folorunsho che di testa fa 1-1. E’ proprio da qui che inizio lo show dell’italo-marocchino. Al 45’, i baresi colpiscono ancora: Maita avvia l’azione, Botta di prima cede a Benedetti, l’ex Samp poi serve Cheddira che si beve Günter con un dribbling secco e scarica in porta un destro rasoterra che non lascia scampo al portiere gialloblù. Cioffi prova a cambiare strategia con un nuovo modulo e nuovi interpreti, ma gli uomini di Mignani trovano il doppio vantaggio al 53′, grazie al calcio di rigore trasformato dallo scatenato Cheddira dopo il fallo di Hongla su Maita. Al 56’ prova a rendersi pericoloso l’Hellas con Henry, ma il portiere cresciuto nelle giovanili del Chievo, Caprile è bravo a toccarla quanto basta per mandare la palla a sbattere sul palo. A 20′ dalla fine il Verona resta anche in 10 per il rosso diretto mostrato a Faraoni a seguito di una sbracciata su Botta. E allora dentro Djuric e Barak, fuori Lasagna e Tameze. Al 78’ però, ancora Cheddira vince l’ennesimo contrasto con Gunter e buca Montipò per la terza volta. Finisce 4 a 1 per il Bari che vola ai sedicesimi. La stagione dell’Hellas deve ancora iniziare, ma è già in salita. Così, non va.