Zoccante: “Sacrifici necessari per evitare una nuova epidemia”
Sì alle nuove restrizioni, se possono servire a evitare una nuova epidemia aviaria. Le aziende avicole di Confagricoltura Verona accettano le nuove disposizioni, con l’istituzione di una ZUR (zona di ulteriore restrizione) e il divieto dell’accasamento di tacchini da carne fino al 6 novembre, seguita ai quattro casi di aviaria che si sono verificati a Ronco all’Adige e nelle province di Treviso, Brescia e Ferrara. Diego Zoccante, presidente della sezione di prodotto Allevamenti avicoli di Confagricoltura Verona, ha dichiarato “che siamo usciti da un’epidemia durissima, che ha interrotto per un anno la filiera facendo pagare uno scotto altissimo agli allevatori in termini di costi e mancati introiti. Non si vuole più precipitare in quel tunnel, perché per molte aziende sarebbe la fine. Perciò si pagherà volentieri lo scotto di 15 giorni di divieto di accasamenti e di controlli più stringenti pur di evitare nuove positività al virus. Per quanto riguarda gli allevamenti – conclude – osserviamo scrupolosamente tutti i protocolli relativi alla sicurezza e alle disinfezioni, che sono stati rafforzati già con la scorsa ondata del virus. L’auspicio, però, è che si arrivi al più presto al vaccino, una vera arma per affrontare e prevenire il virus”.