Tante le defezioni tra i gialloblù, ma i ragazzi di Motta si arrendono
Il mondo del calcio è stato messo in ginocchio dal Covid, eppure alcune partite nonostante i tanti positivi all’interno delle società, si sono giocate. Una tra queste è la sfida al Picco tra Spezia e Verona, vinta dai gialloblù 2 a 1. Ma andiamo con ordine. Tudor in emergenza difensiva, opta per Casale-Gunter-Ceccherini a protezione di Pandur tra i pali. Davanti continuità per Lasagna e Caprari alle spalle del Cholito. L’Hellas parte in quinta e lo fa grazie ad un super Lazovic, molto propositivo e attivo nelle manovre offensive, ma è lo Spezia a creare la prima occasione del match al 23’ con Reca. Al 33’, squillo importante dei gialloblù che colpiscono la traversa con Lazovic che si accentra sulla sinistra, Amian è bravo a contenere la prima conclusione e la seconda, si infrange sul legno. La prima frazione gioco termina in perfetto equilibrio. È sempre il Verona ad attaccare nella ripresa e al 59’, arriva il meritato goal del vantaggio: Kiwior perde palla, Lasagna recupera, Simeone vince il contrasto con Erlic, il rimpallo favorisce Caprari che di piatto infila Provedel. Il raddoppio gialloblù arriva al 70’, sempre con il numero 10 che fa esplodere un sinistro micidiale, imprendibile per il portiere avversario. Lo Spezia prova il tutto e per tutto e a 5’ dalla fine, segna da corner con il colpo di testa vincente di Erlic. Ma non basta perché a portare a casa questi 3 punti fondamentali, soprattutto visto le tante defezioni, è proprio il Verona che lotta, combatte e non si arrende.