Pobega e il Toro, piegano Tudor e lo superano anche in classifica. Gialloblù in 10 per un’ora, ma si perde a testa alta
Vince il Torino, ma i complimenti più sentiti vanno all’Hellas. Torino-Verona è lo scontro tra due squadre completamente diverse, ma con un obiettivo in comune: cercare risposte sulla propria dimensione, anche in vista del girone di ritorno. Una risposta c’è stata e a sentenziarla, è stato il campo. Nello scontro tra i due tecnici croati, ad avere la meglio è stato l’ex di turno, Ivan Juric. Un nome non a caso. Tudor, prima di andare in campo, cambia l’11 iniziale sostituendo Barak sulla trequarti che ha accusato un problemino nel riscaldamento e non si è nemmeno accomodato in panchina. Il primo squillo del match arriva al 14’ : cross perfetto di Pobega, servito da una palla deliziosa di Vojvoda. Praet non riesce a impattare con il pallone, facendoselo sfilare tra le gambe, a porta sguarnita. Enorme chance per il Toro. Al 25’, il percorso per gli scaligeri diventa in salita: l’arbitro Fabbri va a rivedere una trattenuta di Magnani su Sanabria al limite dell’area, inizialmente sanzionata con un cartellino giallo. Il Var, fa subito chiarezza e lo trasforma in un rosso diretto pesantissimo per il Verona che passerà i restanti 65 minuti con un uomo in meno. E’ proprio da questa occasione che nasce la rete del vantaggio granata. Sul calcio di punizione di Rodriguez, una carambola fa terminare il pallone sul destro di Pobega che, da pochi metri, non sbaglia. 1 a 0 Toro. Tudor capisce che bisogna cambiare qualcosa e allora fuori Caprari e Lasagna, dentro Tameze e Sutalo. Nel secondo tempo però, l’inferiorità numerica non viene sentita perché è un Hellas strepitoso in tutte le sue sfaccettature. Ma è una partita anche stregata perché si crea, ma non si finalizza, come nell’ultima occasione del match al 95’ dove, dopo un corner battuto da Lazovic che ha trovato il colpo di testa di Ceccherini da posizione defilata, ci ha pensato saracinesca Milinkovic-Savic a dire di ‘no’. I ragazzi di Juric, a fatica resistono e sorpassano i veronesi in classifica, anche se con l’uomo in più per un’ora di certo, avrebbero potuto fare molto meglio. Ma non c’è tempo perché il Verona deve già pensare alla prossima sfida casalinga che chiuderà il girone d’andata. Mercoledì ci sarà la super Fiorentina di Vincenzo Italiano che si spera, non resti indigesta ai gialloblù, durante le festività natalizie.