“Organizzazione regionale da rivedere. Ma Verona deve metterci del suo”
Carenza medici di base a Verona. Il consigliere regionale e comunale di Forza Italia Alberto Bozza dice che “il problema organizzativo è a monte, cioè a livello regionale, e va risolto velocizzando lo scorrimento delle graduatorie e sviluppando poli-ambulatori di medicina territoriale di gruppo; tuttavia anche il Comune di Verona può fare qualcosa e mettere a disposizione a prezzi calmierati alcune strutture per giovani medici, in modo da coprire il fabbisogno dove c’è emergenza, in primis a Parona, Quinzano e Porto San Pancrazio”. Bozza, pertanto, invita il sindaco Tommasi a “presentare le iniziative necessarie”. Dall’altro lato la Regione, sottolinea Bozza, “è troppo lenta nello scorrere le graduatorie, così succede che quando vengono aperte non ci sono più medici disponibili perché nel frattempo hanno trovato posto in ospedale o nel privato”. Inoltre, dice Bozza, “la soluzione è la medicina di gruppo, quindi più medici che si mettono insieme per coprire complessivamente più quartieri o paesi. Meno pazienti in assoluto da seguire, ma distribuiti su una macro-area. Affinché questo sistema regga però è chiaro che occorre offrire ai medici condizione economiche favorevoli in termini di assunzione di personale di supporto o di locazione di immobili”.