Arriva un’altra stangata per i residenti
Brutte notizie per le famiglie di Bovolone che hanno visto un aumento del prezzo sulla tassa dei rifiuti del 2022, che va dal 15 al 18 per cento in più. Un esborso più contenuto invece, è stato riservato alle attività produttive: per loro, tra il 10 e il 15 per cento in più, ma non tutte hanno lo stesso trattamento come ad esempio, superfici per autorimesse, esposizioni, mostre autosaloni, attività artigianali di produzione, parrucchieri, barbieri, estetiste, botteghe di falegnami, lucidature, negozi di abbigliamento e calzature, librerie, cartolerie, ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub bar e pasticcerie. L’obiettivo della maggioranza guidata in Consiglio comunale dal sindaco Pozzani, è stata quella di salvaguardare il tessuto produttivo, contenendo l’aumento per le utenze non domestiche che doveva essere del 22%. A tal proposito, il Consiglio comunale ha approvato il Pef, il piano economico finanziario, di Bovolone Attiva srl, la società a capitale pubblico che si occupa della raccolta rifiuti. Sicuramente in questo contesto il Covid non ha aiutato, così come il venir meno del contributo straordinario governativo di 205 mila euro, creato per fronteggiare la pandemia. A questo si aggiunge il fatto che i criteri di stesura del piano finanziario, al giorno d’oggi con le nuove modifiche apportate, tolgono al Comune e al gestore ogni margine di decisione. Sì, perché il piano viene determinato non sulla base di costi preventivati, ma sulla base dei costi reali del secondo anno antecedente a quello di riferimento. Attraverso degli algoritmi ad hoc, si premiano così le organizzazioni più efficienti, penalizzando con aumenti più rilevanti, quelle meno produttive. Si attendono aggiornamenti.