Registrate più di 20 mila presenze. E ora il sindaco Melotti, sogna un nuovo impianto per le Olimpiadi invernali del 2026
E’ stato un altro fine settimana all’insegna del divertimento e del pienone al palaghiaccio di Bosco Chiesanuova, che torna così ad essere una delle mete più ambite del turismo montano veronese. Sì, perché nonostante la pandemia in corso, le montagne a noi più vicine vengono prese d’assalto. L’attrattore principale, il Palaghiaccio, è stato sistemato dopo due anni di chiusura. Nei primi venti giorni di attività, si sono registrati numeri da capogiro: per l’esattezza sono ventimila le presenze provenienti da tutto il Veronese ma non solo. Per limitare il contagio, è stato introdotto un nuovo sistema di prenotazione obbligatoria con 6 turni d’ingresso scaglionati. Il bene genere bene e non solo per il Palaghiaccio, ma anche per le altre strutture che hanno risentito pesantemente del periodo Covid e ora, pian piano, intravedono una luce di speranza. Adesso il sindaco Melotti, sogna in grande e punta alla realizzazione di un nuovo impianto in occasione delle Olimpiadi invernali del 2026.