Nuovi provvedimenti sul caso scoppiato a Verona
Non si ferma il caso scoppiato in questura a Verona, dove in seguito all’arresto di un ispettore e quattro agenti, accusati di tortura e, a vario titolo, lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio. L’inchiesta, partita lo scorso luglio 2022 ha portato alla luce sette episodi. Come già detto, Massucci, questore di Verona, ha disposto che altri 23 agenti vengano rimossi dai loro incarichi: questi non avrebbero preso parte agli abusi, ma non li avrebbero impediti o denunciati. Inoltre altri 17 poliziotti delle volanti sono indagati dalla Procura scaligera, per i quali il giudice per le indagini preliminari, Livia Magri, ha richiesto altre misure interdittive, come il trasferimento d’ufficio o la sospensione dal servizio. Il magistrato incaricato della questione spiega che nei confronti di questi 17 bisognerà fissare il preventivo interrogatorio prima della decisione. È attesa dunque un’altra ordinanza, mentre per i cinque arrestati gli interrogatori di garanzia dovrebbero essere fissati nelle prossime ore. “Saranno sicuramente necessari accertamenti lunghi e complessi – ha detto all’ANSA il legale che assiste uno dei cinque indagati -. L’indagine è molto delicata, ma sicuramente saranno necessari sviluppi e approfondimenti che comporteranno tempi lunghi per fare piena chiarezza e stabilire la veridicità dei fatti. Intanto restiamo in attesa della convocazione per l’interrogatorio di garanzia”.