Il Veneto sceglie la via del dialogo per la questione dei cantieri legata all’aumento dei prezzi
Qui non si parla solo di rincari in merito all’energia, al gas e ai carburanti, ma si sono verificati anche dei forti aumenti che riguardano l’acciaio, il cemento e tanto altro. Proprio per questo motivo Ance Veneto, con la firma dei presidenti dell’associazione dei costruttori, invierà una lettera a Comuni, entri pubblici e stazioni appaltanti chiedendo la sospensione parziale dei lavori pubblici in corso, la dilazione dei tempi di esecuzione e l’adeguamento dei prezzi in considerazione agli aumenti che si sono verificati. Questa una richiesta a livello provinciale, ma che già in alti territori è stata resa nota e non sono certo mancate le minacce del blocco dei lavori, d’altronde il peso di quest’impennata ad ampio spettro di prezzi ricade quasi al 100% sulle spalle dei costruttori e delle loro ditte. Nel Veneto però al momento sembra che si vogliano mantenere i toni bassi, affrontando prima il discorso, sperando in un confronto che possa concludersi positivamente. Il presidente di Ance Verona Carlo Trestini sottolinea che per riuscire a collaborare nel pratico bisognerà innanzitutto distinguere gli appalti in corso da quelli in gara, per quest’ultimi infatti è necessario che si verifichi subito l’adeguamento dei prezzi, il rischio reale è che i bandi non abbiano adesioni. Per quanto riguarda invece gli appalti in corso sarà sempre necessario valutare caso per caso, portare a termine i lavori più urgenti e sospendere/dilazionare quelli meno necessari al momento. Si tocca poi l’argomento prezzi, dove è necessario che il Governo intervenga ancora di più considerando che i decreti emanati sulla questione non sono sufficienti. La speranza è che il dialogo dia i suoi frutti, ci sia voglia di collaborare dalle parti interessate, senza che si debba arrivare a minacce e imposizioni di forza.