l'APPUNTAMENTO del lunedì... tra Proverbi & Poesie
VUTO EN TOCO DE FORMAJO?
di Helga El Morbidin
Ale done e ale scale, no se ghe olta mai le spale
Se la donna sta in mezzo alla vita dell’uomo come il Corno d’Aquilio tra il Baldo e la Lessinia, imponente altare pagano visibile quasi da ogni angolo della provincia di Verona, è logico che alla stessa, se prima si mostra venerazione, poi se ne debbano temere eventuali sortilegi: impossibile infatti, una volta concluso il rapporto, fare finta di niente a fronte di un passato ricco di vita comune. Ecco che il nostro adagio paragona quindi la donna alle scale, non a quelle di casa ovviamente, ma quelle a pioli che sono costituite da un semplice palo con ai lati gli scalini e l’unica maniera per scendere (ma anche per salire) in sicurezza è non voltar loro le spalle e procedere sia in giù che in su stando bene attaccati con le mani. Allo stesso modo con le donne, una volta finita la relazione, mai scoprire il fianco neppure per ingenuità: i maschi non sarebbero punto perdonati. Perché, se è vero come è vero che discendendo da queste scale ci si spacca facilmente l’osso del collo se non si fa come detto, mostrare le terga alle donne per scendere dal carro della vita relazionale porterebbe alla medesima fine; magari non così prettamente fisica… ma non per questo meno rischiosa e a volte costosa. Pertanto, mai sottovalutarle una volta finito l’idillio, mai confidare in una lealtà in nome dei bei momenti passati assieme, mai abbassare la guardia insomma… confidando nei vecchi benevoli sentimenti… sbocciati al lume romantico di una candela…
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LA BEFANA
(di Rosanna Ruffo)
Ancó sié de genàr
benedission dei butìni
sul sagrà de la cesa.
Vedo passar na dona
vecia, bruta, sdentà
muʃo de cartapesta.
Sora le spale, ’n sesto
pien de zugatoli e robe bone
tute da regalar.
’N buteleto, a mi vissin
el pianse desperà
el sangiota, el trema
l’è pien de paura.
La bruta Vecéta
la serca de consolarlo
slongandoghe un zugo
ma, sto picenin niente el vol.
Mame e bupà en coro
noo, noo, no sta piansar
desso, la metemo rostir
su t’en mucio de legna.
El bocia, ghe crede e…
ancor più se despera sigando
noo, noo, no voi, el fogo fa mal
le bruta, ma bona
no steghe far niente
ve giuro che mi, no piansarò più.