L’associazione vuole contenere l’inquinamento atmosferico, ma l’ente non se la sente di rinunciare al rito tradizionale
Si accende la diatriba tra Legambiente e il comune di Zevio sul falò della Befana in programma il 6 gennaio. La prima, con una lettera inviata alla sindaca Paola Conti, prende le distanze dall’iniziativa che affonda le radici nella tradizione agricola, sottolineando che la stessa Sindaca ha sottoscritto un’ordinanza che vieta, fino al 30 aprile 2023, falò rituali, barbecue, lo sparo di fuochi artificiali a scopo d’intrattenimento. L’obiettivo di Legambiente è quello di contenere e limitare l’inquinamento atmosferico a tal punto, da proporre un’alternativa al solito falò, magari con giochi di luce particolari o simili. Dall’altra parte però, arriva la replica dell’assessore all’Ecologia Alberto Todeschini che sottolinea che l’ordinanza, prevede si
possano fare eccezioni in caso di eventi legati alla cultura e alle tradizioni, confermando l’impossibilità di cancellare l’evento in quanto in grado di richiamare numerosi visitatori ogni anno.