L’episodio nel marzo del 2021. Il cittadino tunisino accusato, chiederà allo Stato un risarcimento per ingiusta detenzione
I fatti risalgono al marzo del 2021 e dopo un anno e mezzo in cui ha vissuto con il peso di essere stato accusato di violenza sessuale ai danni di una minore, c’è un po’ di pace per il 50enne tunisino a cui tutti avevano dato la colpa. Sì, perché dopo due gradi di giudizio è stato finalmente assolto dalla Corte di appello di Brescia “perché il fatto non costituisce reato”. Ma ricostruiamo quanto accaduto: l’allora quindicenne, ha inviato un whatsapp all’uomo tunisino, che tra l’altro è un amico della famiglia della ragazza, chiedendogli di accompagnarla a prendere le sigarette. Tra i due si era creato ‘un contesto d’intimità’ che ha evidentemente creato una sbagliata aspettativa nei confronti dell’uomo, convinto che la giovane ricambiasse le malsane intenzioni. I due hanno cominciato a baciarsi e a toccarsi dal momento che la ragazza era consenziente. E’ questo quanto è bastato ai giudici per respingere le richieste di condanna e cancellare anche la sentenza di primo grado, a carico del tunisino che ora, è intenzionato a chiedere i danni allo Stato con la richiesta di risarcimento per l’ingiusta detenzione.