Finisce nei guai un cacciatore di 50 anni. Scoperto dai controlli antibracconaggio della Polizia Provinciale
A seguito dei controlli antibracconaggio eseguiti dalla Polizia Provinciale sulle colline della Lessinia, è finito nei guai un cacciatore di 50 anni,colto in flagranza mentre cercava di catturare un esemplare di avifauna, una specie protetta. Da lì, è scattata la perquisizione della sua abitazione dove sono stati rinvenuti bossoli, cartucce, una seconda rete da uccellagione e molte prede come pettirossi, capinere e cinciarelle. Non è la prima volta che nell’area collinare vengono compiute queste violazioni venatorie. Ora l’uomo dovrà rispondere per le accuse di aver usato un’arma da fuoco in un fabbricato, di aver cacciato in un giorno di silenzio venatorio, di aver abbattuto e detenuto specie protette e infine di aver usato una rete da uccellagione. Inoltre, rischia l’arresto dai 2 agli 8 mesi oppure l’ammenda da 700 a 2 mila euro. Sale l’indignazione dei cacciatori del territorio, stanchi di atteggiamenti irresponsabili come questi.