Arriva l’approvazione dalla Giunta regionale di due provvedimenti
La Giunta regionale del Veneto ha approvato – su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin – due provvedimenti mirati a rinforzare la copertura assistenziale territoriale e contenere gli effetti della carenza di medici di medicina generale. Nello specifico, in uno dei provvedimenti, sono state prorogate le ‘disposizioni temporanee ed eccezionali in materia di assistenza primaria e di continuità assistenziale’ prevedendo la possibilità, su base volontaria, di portare per ogni MMG in attività il massimo degli assistiti dal 1.500 a 1.800 (prevedendo un’integrazione regionale all’indennità annua per il collaboratore di studio pari a 2 euro in più a quelli già previsti per assistito). Nell’altro è stato definito l’assetto organizzativo del corso triennale di formazione specifica per la nuova annualità accademica, fornendo nuove disposizioni per coloro che espletano incarichi provvisori o temporanei durante la frequenza. “Con quest’ultimo provvedimento – sottolinea l’assessore alla Sanità – si delinea per i medici di medicina generale il percorso ‘Formazione-Lavoro’. La pandemia ha avuto un impatto rilevante sulla didattica formativa e ha consentito di testare sul campo nuove modalità. Con la frequenza ai corsi sono state rese compatibili le guardie mediche, le sostituzioni e tutte una serie di altre attività professionali come quelle in seno alle USCA. Un fattore che, insieme, alla cronica carenza di MMG ha impresso un’accelerazione all’ingresso nel mondo del lavoro dei professionisti in questione. Da una rilevazione, risulta che a luglio di quest’anno erano stati conferiti incarichi di Medicina generale già a 170 medici, più di un quarto dei corsisti. Una vera boccata di ossigeno per le zone carenti. All’ottobre scorso erano 586 e 209 sono state coperte grazie a incarichi temporanei assegnati a corsisti. Ne rimangono 377 e mai come in questo contesto storico si rende necessario avvalersi anche di medici frequentanti la scuola di formazione”.