Il nuovo obiettivo della Provincia per le persone più svantaggiate
Si allarga la rete di Comuni per trovare risorse e aprire nuovi Sportelli lavoro su tutto il territorio provinciale. Un’alleanza per dare risposte ai giovani che cercano lavoro per la prima volta o a chi lo ha perso ed è alla ricerca di un reinserimento. Ma anche per reperire nuovi finanziamenti, condividere progetti e iniziative e far sì che anche nei Comuni più piccoli ci siano sportelli lavoro comunali. A questi infatti si rivolge un’importante fascia di popolazione alla ricerca di un’occupazione, molte sono donne, ma ci sono anche persone vicine alla pensione o disoccupati. L’anno scorso sono stati circa 1500 i cittadini che hanno effettuato l’accesso allo sportello del Comune di Verona e circa la metà di chi ha seguito un percorso di accompagnamento ha trovato lavoro. Turismo, logistica e agricoltura gli ambiti in cui c’è maggiore richiesta e possibilità di trovare occupazione. Ed è proprio questo uno dei principali obiettivi dei Patti territoriali siglati in municipio tra il Comune di Verona e gli 85 Comuni della provincia che vi anno aderito, raggruppati geograficamente in quattro distretti. A loro volta i Comuni capofila hanno formato una rete con il Comune di Verona, attraverso il suo Servizio Promozione Lavoro, con la Provincia e con l’Ulss 9 Scaligera, con l’obiettivo di compiere uno sforzo comune per integrare risorse istituzionali, progettuali, finanziarie e professionali e per mobilitare tutte le intelligenze e le volontà disponibili per avviare programmi e interventi per migliorare l’occupabilità e l’occupazione di tutte le persone, anche più lontane dal mercato del lavoro e a rischio di esclusione sociale e lavorativa, in collaborazione anche con Veneto Lavoro e i Centri per l’Impiego del Territorio.