A cura di Claudio Gasparini
Ancora bambina a chi le chiedeva cosa avrebbe voluto fare da grande la risposta era decisa: “Di giorno la professoressa come la mamma, di sera la ballerina come Carla Fracci”. Obiettivo raggiunto in pieno nell’insegnamento. Docente di discipline letterarie e latino presso il Liceo E. Medi di Villafranca, Silvia Pachera è laureata in lingua e letteratura greca, con laurea specialistica in scienze dell’antichità, all’ l’Università degli studi di Verona con una tesi in traduzione. Il suo percorso universitario è stato particolare. Dopo la maturità classica, attratta dal mistero di stelle e galassie, intraprende studi scientifici all’Università di Padova iscrivendosi ad Astronomia dove ha la possibilità di frequentare la sede dipartimentale della Specola padovana, l’osservatorio di Cima Ekar ad Asiago e di partecipare a convegni internazionali in Italia, in Europa e al World Space Congress di Houston (Texas) con contributi originali, tra i quali un progetto didattico dal titolo: ‘Cosmo’s library’ds volto a rendere accessibili a un pubblico più ampio, sia nel contesto scolastico sia nell’ambito della divulgazione, argomenti e temi scientifici complessi sfruttando i testi letterari e l’arte così da far conciliare due grandi aree del sapere, quella umanistica e quella scientifica, percepite in conflitto fra loro. Ma il primo amore non si scorda mai: dopo lunga e travagliata riflessione, mette da parte telescopi e mappe stellari per riprendere in mano testi latini, greci e dizionari. Il richiamo dell’antico è stato più forte anche se non ha mai perso interesse per il sapere scientifico; al contrario, cerca di mostrare agli studenti che un dialogo tra discipline e ambiti di studio apparentemente inconciliabili esiste. “Del resto – scherza – io sono la prova vivente che l’anima scientifica e quella umanistica possono tranquillamente convivere nella stessa persona; sono entrambe fondamentali per la formazione dell’individuo come persona e come professionista”. Ha di recente organizzato il progetto ‘Persistenze dell’antico’, inserito tra le proposte della Rete per la cittadinanza attiva e la legalità, rivolto a studenti, e a cultori della disciplina, allo scopo di far comprendere il forte legame esistente tra antico e modernità. “Il mito parla all’uomo, tanto a quello del passato quanto a quello di oggi”, sostiene la docente che ha voluto dare inizio al ciclo di incontri con un intervento su Antigone, coadiuvata dalla professionalità di Reggio, professore associato di Filosofia del Diritto presso l’Università di Padova. Nel tempo libero Silvia veste i panni di ‘ballerina’ di boogie-woogie partecipando a competizioni di danza sportiva di rilevanza nazionale e internazionale. “Dedizione, costanza e volontà permettono di portare avanti passioni senza entrare in conflitto con la propria professione”.