A cura di Claudio Gasparini
E’ veronese ‘de soca’, nata e vissuta a Trevenzuolo, anzi nella frazione di Roncolevà. Alla richiesta di che lavoro fa Paola Reani risponde convintamente: l’artista. «Credo che con questa forma mentis si nasca ed approccio quindi ogni mestiere con grande passione e con la volontà di far vibrare l’anima delle persone, regalando loro emozioni». E’ entrata a nove anni con il clarinetto piccolo nello storico corpo bandistico di Roncolevà dove il nonno suonava la grancassa. «La passione per la musica è partita lì – ricorda – ed è proseguita con il coretto della chiesa». Ha studiato all’Istituto magistrale frequentando contemporaneamente il Conservatorio d Mantova dove ha approfondito lo studio del fagotto. Verso la fine del percorso di studi ha incontrato la Musicoterapia. «In Italia si iniziava a parlarne, eravamo agli albori ma da subito ho capito di voler entrare in relazione con le persone attraverso il suono. Così ho frequentato la Scuola di Musicoterapia di Torino che mi ha aperto le porte verso un mondo nuovo in cui si dava importanza ai silenzi e ai piccoli gesti permettendomi di comunicare con le persone anche senza utilizzare la parola». E’ anche laureata in Didattica dello Strumento d’Orchestra presso il Conservatorio di Parma. Ha frequentato la Scuola di Naturopata a Bolzano dove si è diplomata e Floriterapia per comprendere quali rimedi la Natura mettesse a disposizione dell’uomo. La sua settimana si suddivide tra gli alunni della scuola primaria di Nogara, a cui cerca di trasferire le sue competenze nel migliore dei modi, i Centri di sollievo a Oppeano e di socializzazione a Buttapietra in cui attraverso la Musicoterapia si adopera affinché i meno giovani possano conservare le loro abilità il più a lungo possibile, ed una televisione locale in cui racconta storie che è una delle sue grandi passioni ed i palcoscenici su cui porta i suoi spettacoli. Contraddistinguono Paola la poliedricità, l’entusiasmo e la riconoscenza, tre aggettivi in cui si riconosce. «Poliedrica: perché porto avanti progetti sempre nuovi e le persone mi hanno conosciuta in svariate vesti e mai uguali. Entusiasta: amo la vita, amo le persone, amo le relazioni umane. Affronto sempre con entusiasmo tutte le sfide e questo credo sia il mio motore, la mia forza. Riconoscente: mi rendo conto di essere molto fortunata, di aver ricevuto grandi doni e sono molto riconoscente alla vita per questo». Il grande pubblico l’ha conosciuta attraverso la trasmissione ‘Non siete soli’ in onda su Telenuovo con la quale, durante il lockdown, ha cercato di tenere compagnia alle persone andando alla ricerca delle bellezze veronesi ‘fuori porta’, dando anche consigli attraverso i professionisti per affrontare al meglio il difficile periodo e portando sullo schermo gli artisti che non si potevano esibire. Sui palcoscenici e nelle piazze veronesi porta invece i suoi spettacoli in cui racconta la musica che ha segnato la nostra storia, con i ‘Vintage People’. «Sono un’appassionata di swing che interpreto a modo mio! Ho la fortuna di essere sempre affiancata da grandi musicisti e il pubblico si diverte perché la musica, se donata con sincerità, arriva dritta al cuore di chi l’ascolta, non ha filtri e dona emozioni, le stesse che il pubblico mi regala con l’affetto e la gratitudine che sempre mi riserva».