A Cura di Claudio Gasparini
E’ nata e vive a Verona dov’è cresciuta e ha conseguito il diploma all’Istituto Tecnico Femminile realizzando le sue prime opere artistiche. La curiosità e l’attenzione per l’educazione, l’individuo nella sua complessità e i rapporti sociali la porteranno a conseguire un Diploma universitario in ‘Economia e Merceologia degli Alimenti’ e una laurea in Pedagogia presso l’Università di Padova. E’ stata insegnante di sostegno nella Scuola Media Inferiore dove ha sperimentato un innovativo metodo di insegnamento da applicare in maniera differente nelle materie letterarie e in quelle scientifiche. Per l’ambito umanistico ha lavorato con un ristretto gruppo di alunni sul testo Momo di Michael Ende. Il lavoro era incentrato sulla comprensione del testo e, principalmente, sull’inclusione dell’adolescente nel gruppo classe e, quindi, nella società. Con il pensionamento si è risvegliata in Maria Angela la passione per l’arte; è socia dell’Accademia d’Arte e Artigianato Artistico di Verona della quale è tesoriera. La partecipazione a svariati corsi di perfezionamento in tecnica della lavorazione della ceramica e modellato la portano a sperimentare diverse forme artistiche. Dalla riproduzione di opere vascolari riconducibili al periodo etrusco e greco, in particolare ceramica a vernice nera attica del V secolo a.C., l’attenzione si sposta sulla ceramica graffita medievale e rinascimentale. Il desiderio di sperimentare la conduce ad accostarsi alla statuaria in bronzo, creata con fusione a cera persa, realizzando diversi soggetti tratti da differenti ambiti. Alcune di queste opere sono state riprodotte anche in ceramica. L’aspirazione di essere il più fedele possibile alla realtà si concretizza in una serie di ritratti e nella realizzazione di ‘testine’ di donne con l’intento di cogliere il momento espressivo dell’individuo in un particolare momento della quotidianità. «L’esperienza alla quale mi sto dedicando è la produzione di opere in raku; tra esse spiccano soggetti femminili, afferenti a diversi ambiti». Quelle probabilmente più coese sono riconducibili al ciclo tematico dell’Opera Lirica: ‘Tosca’ e ‘Traviata’, esposte in aprile anche al Palazzo della Gran Guardia durante la mostra: ‘Verona in Opera’ resa possibile dalla sezione provinciale dell’UNCI (Unione Nazionale Cavalieri d’Italia) di cui è socia dopo aver ottenuto l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Diverse sue opere sono state esposte in Italia e all’estero. «La voglia costante di sperimentare, il desiderio di innovazione, il gusto persistente di conoscere e approfondire, di rappresentare ciò che costituisce il mondo nel visibile e nell’invisibile, mi hanno portato a realizzare opere appaganti dal punto di vista artistico e umano». Maria Angela Fiorasi ha sempre inteso l’arte come libera espressione e rappresentazione della realtà, elemento catartico in tutte le sue manifestazioni, punto di partenza per riflessioni e risoluzione di criticità, derivanti e insite nel singolo e nell’umanità.