A cura di Claudio Gasparini
E’ nata a Terni nella verde Umbria, regione che le sta particolarmente a cuore dove ritorna appena ne ha la possibilità. I suoi genitori, pur non essendo musicisti, l’hanno sempre lasciata libera di sognare e di inseguire la carriera che voleva fare fin da quando aveva dieci anni; ha da sempre la musica nel sangue, fa parte del suo DNA. “Il suono delle piccole pianole usate all’asilo ha svegliato qualcosa dentro di me e mi ha fatto amare il pianoforte all’istante. Un amore grande da cui non mi sono più staccata. Già a dieci anni – confida – sapevo che avrei fatto la pianista”. A soli quattro anni Cristiana Pegoraro inizia a studiare pianoforte con una insegnante privata e a dieci entra al conservatorio della città dove si diploma dopo sei anni, con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Un bel traguardo che, però, non le basta. Intende mettersi alla prova, lascia l’Italia, continua gli studi in Austria con Hans Leygraf al Mozarteum a Salisburgo, una tra le più importanti e prestigiose università d’Europa, e a Berlino alla Hochschule der Künste. Intanto studia anche a Vienna con Jorg Demus. Quindi il salto oltre Atlantico per approdare a New York dove studia alla Manhattan School of Music “con una grande insegnante russa, Nina Svetlanova – ricorda”. E la Big Apple le spalanca le porte facendola diventare un talento pianistico internazionale, ovunque conosciuta. Si è esibita sin da giovanissima per alcune delle più importanti associazioni e sale da concerto in Europa, Stati Uniti, Sudamerica, Medio Oriente, Asia, Australia. Suona come solista con prestigiose orchestre, ha realizzato spettacoli teatral-musicali con attori e attrici noti. Ha ricevuto oltre 40 riconoscimenti a livello internazionale, sostiene diverse organizzazioni mondiali nelle loro campagne umanitarie. Per Cristiana suonare è la vita e la vita è suonare, in una perfetta fusione. Tanti gli avvenimenti importanti nella sua carriera con tappe significative a partire dall’indimenticabile debutto al Lincoln Center di New York, per proseguire in grandi sale come l’Auditorium Parco della Musica a Roma davanti a 3.000 persone. A volte anche in luoghi strani. “Una volta ho fatto un concerto davanti alle piramidi in Egitto. Cose diverse ma tutte ricche di emozione”. Con la nostra regione ha un buon rapporto, la famiglia del nonno era veneta, e ricorda con piacere le sue esibizioni nella città scaligera e in provincia, a Villa Bertoldi a Pescantina, a Peschiera dove è stata anche nel maggio scorso con il concerto ‘Colors of Love’, che ha preso il nome dal suo ultimo cd. Ha terminato da poco il suo ultimo impegno al Narnia Festival del quale è ideatrice e direttore artistico che si è concluso il 28 scorso con il consueto successo. Per il futuro si augura di poter continuare ad esibirsi in concerti condividendo la musica con il suo pubblico. Cristiana è entusiasta della sua professione, è molto organizzata e sognatrice, convinta dell’importanza di avere dei sogni da realizzare.