A cura di Claudio Gasparini
Una vita divisa tra Francia e Italia quella di Chiara Dal Molin, in arte Passepartout, che si rispecchia nella parigina trentenne di oggi: semplice, intraprendente ma anche disordinata e sognatrice. Alle spalle ha un’intensa formazione linguistica e musicale: frequenta il corso di canto moderno presso l’Accademia musicale Lizard, si laurea in Lingue per Interpreti e Traduttori alla Civica di Milano e in Linguistica all’Università di Verona, con una tesi sulla didattica musicale su allievi DSA dal titolo ‘Music Training and Developmental Dyslexia: a positive approach’. Parallelamente all’attività di cantante, Chiara è anche insegnante di lingue straniere e di canto moderno. Ha seguito corsi di dizione, recitazione ed espressività del canto di RC Produzioni. Fin da bambina nutre un amore sconfinato per la Francia e la sua lingua, portandola a vivere per un breve periodo a Parigi e a Cannes. Dal 2016 porta avanti con tenacia e successo il progetto ‘Passepartout’, suo nome d’arte, che ha l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla cultura e alla musica francese e che unisce le due metà della sua vita: l’amore per Parigi e l’amore per la musica. Vanta collaborazioni internazionali come quella con il cantante francese Lénaick Gicquel, con cui ha inciso un disco di raccolta di grandi canzoni francesi dal titolo ‘Au coin d’une rue’, e dei singoli scritti con il produttore multiplatino Sirius (Zaz), brani che si possono ascoltare in anteprima nei suoi spettacoli ma che deve ancora pubblicare ufficialmente. La sua formazione storica è composta da: Pier Brigo al contrabbasso, Nereo Fiori alla fisarmonica, Marco Melchiori alla chitarra. Il repertorio spazia dallo swing anni 30 al pop contemporaneo. Chiara collabora anche con il quartetto manouche di Milano ‘Mister Ripley’, composto da Andrea Aloisi al violino, Jacopo Delfini alla chitarra, Michele Rusconi alla chitarra e Vito Zeno al contrabbasso. Con questa formazione il repertorio è manouche swing, tipico della Parigi anni 30. Passepartout ha ideato, scritto e realizzato format di spettacoli differenti, con cui ha solcato palchi di importanti festival internazionali e teatri in tutto il nord Italia. “Lo spettacolo che ha richiesto più introspezione e duro lavoro è ‘FEMME, emozioni di una donna a Parigi’. Uno spettacolo musicale/concerto che celebra l’unicità di tutte le donne, tanto diverse, quanto straordinarie e trasmette un forte messaggio: invita tutte le donne a non nascondersi, a credere in loro stesse nonostante le diversità e i cliché imposti dalla società. L’ultima rappresentazione, da tutto esaurito, è stata lo scorso 5 marzo al Teatro Camploy”. Altri spettacoli sono ‘Un viaggio senza tempo per le strade di Parigi’, e il concerto-conferenza ‘La douce France di Charles Trenet’. Chiara è stata recentemente a Parigi a cantare al concerto inaugurale dell’associazione ‘Panthéon de la chanson’, che si impegna a far entrare la canzone francese nel patrimonio UNESCO. La Francia fa parte di lei sin da piccola, dalla vita quotidiana a quella musicale. Si sente, confida, come un albero che ha le radici fortemente radicate in Italia, ma con i rami che si aprono Oltralpe.