Nel 2022 si è tornati a un livello pre-pandemico
É stato reso noto il bollettino socio-economico del Veneto, che tra i vari aspetti si è soffermato particolarmente sul turismo. Nei primi nove mesi del 2022 gli italiani tornano alle cifre del 2019 (+0,1%), mentre gli stranieri stanno tornando progressivamente a quelle cifre (-17,6%). Dopo un periodo in cui fondamentale è stato l’apporto del turismo domestico, ora tutti i mercati esteri aumentano la loro presenza in Veneto, e diversi mostrano un segno positivo anche rispetto ai tempi precedenti alla crisi sanitaria, a cominciare dai clienti più affezionati e prossimi: tedeschi, austriaci, svizzeri, olandesi, belgi, ecc. Nello scenario internazionale si evidenzia l’importante impatto della ‘strategia zero covid’ adottata dal governo cinese, che ha provocato anche nel 2022 lunghi mesi di lockdown e il conseguente annullamento di arrivi di turisti cinesi, che va ad impattare prevalentemente sulle destinazioni culturali. In sintesi, le statistiche provvisorie sui turisti registrati dalle strutture ricettive venete nei primi nove mesi del 2022 risultano il 55,9% superiori a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente, quando le limitazioni agli spostamenti erano ancora stringenti (il passaggio alla zona bianca è avvenuto solo a giugno 2021). La destinazione balneare e quella lacuale sono praticamente ritornate ai flussi turistici pre-covid, con un’estate che riesce a battere anche i record del 2019. Mentre nel comprensorio montano, in quello termale e soprattutto nelle città d’arte l’importante ripresa dei flussi turistici stranieri non ha permesso ancora di raggiungere le cifre pre-pandemiche.