La Pro Loco realizza una mappatura dei lavatoi presenti nel territorio, una volta luoghi dove si attingevano anche le notizie del paese
Ricordare i luoghi di incontro e di aggregazione del passato, per non dimenticarli. E’ questo l’obiettivo della Pro Loco Città di Tregnago, grazie al progetto di Acque Veronesi ‘Custodi dell’acqua’. L’Amministrazione comunale a tal proposito, ha deciso di realizzare una mappatura dei lavatoi presenti nel territorio, una volta luoghi dove non soltanto le donne si recavano per risciacquare i panni, ma anche per essere aggiornate sulle ultime notizie che riguardavano la vita del paese, prima di essere sostituiti del tutto con l’arrivo dell’acqua nelle abitazioni. Sarà Sara Lucchi della Pro Loco ad occuparsi della mappatura dei lavatoi: c’è quello nella frazione di Cogollo, detto ‘Il santo’ per il San Giovanni Battista che era affrescato su una vicina abitazione, quello in località Scorgnano di cui ormai non rimane più traccia e ben conservato è quello dell’ottocento di Marcemigo. Come lavatoio dalla forma circolare e con vasca visibile, c’è anche quello in via San Martino, il più grande del paese, la cui fonte è attestata dal 1506. Il lavatoio più antico a Tregnago però è quello della Pieve, alimentato dal ruscello della Bortola. Erano altri tempi è vero, ma comunque parte di un passato da non dimenticare.