Non si riesce a contattare Angelo Zen, che in questi giorni si trovava proprio in Turchia Il bilancio turco-siriano a seguito del terremoto che ha devastato il territorio è sempre peggio, aumentano i dispersi e fra questi risulta esserci anche un imprenditore veneto di 60 anni, Angelo Zen, titolare di una ditta che si occupa di manutenzione di macchine industriali per l’oreficeria, attiva soprattutto in Turchia, dove si trovava proprio in questi giorni. Secondo quanto appreso, il 60enne alloggiava in una camera del Sahra Hotel, nella città turca di Kahramanmaras, uno degli edifici distrutti dal terremoto. È stato il ministro degli esteri Tajani, in collegamento dall’Unità di crisi a confermare l’identità del disperso: “Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza – fermo restando che non ci sono collegamenti telefonici, né via Internet è possibile raggiungere le persone – siamo comunque in contatto costante con la famiglia. Preghiamo tutti di non affollarsi verso di loro, ma abbiamo avuto delega a dare tutte le informazioni sul nostro connazionale che non si trova. Chiediamo a organi di stampa massima riservatezza e rispetto per la famiglia di Angelo Zen. La famiglia ha confermato che Angelo Zen si trovava a Kahramanmaras – ha aggiunto Tajani – che è una città di oltre un milione di abitanti nel sud della Turchia colpita dal terremoto. È difficile trovare una persona in una città così grande dove sono caduti tanti palazzi. Anche le unità di soccorso faticano a raggiungere i posti. C’è ancora molta confusione. Non sappiamo dove si trovasse quando c’è stato il terremoto, se fosse in un hotel crollato a Kahramanmaras. Prima di dare notizie imprecise occorre essere molto prudenti. Questo cittadino non risulta contattabile in alcuna maniera in quella che è una città grande come Torino”.