Apposti nella Giornata internazionale della donna
Nella giornata internazionale della donna, dello scorso 8 marzo, l’Unione degli Universitari ha appeso nei bagni di vari poli dell’Università di Verona delle ‘tampon box’, dispenser di prodotti igienico-mestruali, autogestite dalla componente studentesca, in cui chi ne ha la possibilità può lasciare assorbenti per chi potesse averne necessità. “L’intento non è solo quello di ridurre lo stigma legato alle mestruazioni, ma anche di stimolare l’Ateneo a considerare la nostra salute mestruale – ha dichiarato Laura Bergamin, coordinatrice dell’UDU Verona -. Il lavoro a riguardo è iniziato in Consiglio degli Studenti ormai quasi due anni fa, ma Univr non ha mai tenuto totalmente in conto le nostre richieste: per questo proprio oggi, in una giornata simbolica per la lotta transfemminista, abbiamo scelto di prenderci da sole il nostro spazio. Rimane fondamentale continuare a battersi per un’università e società libera dal sistema patriarcale. Vogliamo continuare a lottare, rivendicare e difendere i nostri diritti, ottenuti in anni di lotta, che non vanno mai dati per scontati e per certi, visti anche i preoccupanti disegni di legge proposti da questo Governo”. L’obiettivo finale, però, per l’UDU non è solo quello dell’autogestione studentesca: “L’IVA al 5% non basta, avere le mestruazioni non è una scelta. Vogliamo che l’Università di Verona si faccia promotrice della salute mestruale delle studentesse con l’installazione di distributori di assorbenti gratuiti e/o a prezzo calmierato, sull’esempio di altri Atenei come quello di Padova. Questo sarebbe il primo passo per prendere una posizione contro il sistema patriarcale in cui viviamo. L’università deve essere un ambiente libero e attento ad ogni soggettività. Un’esigenza primaria non dovrebbe rappresentare un ostacolo per la collettività”.