L’infermiera che avrebbe somministrato oppiacei a un neonato a Borgo Roma nel 2017
È stata confermata la condanna di tre anni e sei mesi con l’accusa di lesioni aggravate per Federica Vecchini, l’infermiera che nel 2017 avrebbe somministrato a un piccolo neonato degli oppiacei, Naxolone per l’esattezza, nel reparto neonatale di Borgo Roma. L’infermiera ha sempre negato un suo coinvolgimento nella faccenda spiegando più e più volte tutti gli spostamenti che avrebbe fatto quella notte del 19 marzo, ma la testimonianza non ha convinto la Corte d’Appello di Venezia e il giudice Alessia Silvi. Quest’ultima però cambia la sentenza per l’Azienda Ospedaliera, in quanto responsabile civile, che dovrà rispondere solamente al risarcimento danni alla famiglia del piccolo.