La conseguenza? Ridurre i servizi notturni e festivi. Veneto al penultimo posto nella spesa per le malattie mentali
Mancano i medici e questo porta a ridurre i servizi notturni e festivi nei reparti di psichiatria del territorio Veronese. Eventi che si sono già verificati a San Bonifacio e a breve anche a Legnago. A dirlo, l’Ulss 9 Scaligera, chiamata in causa dal Comitato per la salute mentale, formato dai familiari dei pazienti. All’appello infatti, mancano 20 medici strutturati a tempo indeterminato. Solo 8 medici sono stati assunti poco tempo fa, ma non ancora abbastanza per colmare il vuoto dell’assistenza sanitaria. Per fronteggiare l’emergenza, si sono anche resi operativi 14 specializzandi, i quali, pur avendo livelli di autonomia professionale e clinica diversi fra loro, operano nel rispetto della legge e con le dovute garanzie assistenziali. Una situazione paradossale anche perché i medici in servizio, sono costretti a sostituirsi fra di loro, da un lato all’altro della Provincia. Non è un caso infatti che la nostra Regione si trovi al penultimo posto della classifica italiana per quanto riguarda la spesa per la salute mentale. L’Ulss fa sapere che per evitare la completa chiusura del servizio psichiatrico, dal 15 marzo è stata sospesa la pronta disponibilità notturna e festiva a San Bonifacio e Legnago. Le altre attività territoriali ed ambulatoriali invece, proseguono invariate.