Conclusa a metà la questione della riperimetrazione del territorio
Concluso ufficiosamente la questione di Rizza, per otto giorni i cittadini del territorio sono stati chiamati a votare per decidere a quale Comune voler sottostare. Villafranca, Castel d’Azzano e Verona. I primi scrutini hanno messo in evidenza però una netta preferenza per il comune di Villafranca, con uno scarto di 226 voti infatti rispetto agli altri due. Otto giorni di votazioni che hanno visto tutti i cittadini recarsi alle urne per dare la propria preferenza. Dei 1139 votanti su 2.021 aventi diritto al voto (si votava dai 16 anni in su), in 678 hanno scelto Villafranca, in 412 Castel d’Azzano e in 42 Verona. Una scheda bianca e sei nulle. Ventitré i voti raccolti a domicilio. Una situazione finalmente chiara che verrá comunicata ufficialmente ai tre Comuni, rappresentati al termine dello scrutino dal sindaco di Villafranca Roberto Dall’Oca e dal consigliere rizzese Franco Predomo, dal sindaco di Castel d’Azzano Antonello Panuccio e dal consigliere di maggioranza rizzese Michele Giarola e dal consigliere comunale Fabio Segattini di Verona. Come era già noto, per poter dare il via all’iter di passaggio bisognerà attendere il cambio di Amministrazione per Villafranca, infatti sarà il nuovo sindaco che si dovrà rivolgersi alla Regione per chiedere la riperimetrazione dei Comuni in base a quanto indicato dai cittadini. Una comunicazione a cui seguirà un referendum formale in cui si chiederà: “Vuole che Rizza sia unificata sotto il Comune di Villafranca?”.