Verona per la Pace
«Verona per la Libertà si dissocia dall’evento di oggi 24 febbraio che, in linea con il convegno del 7 gennaio tenutosi la Gran Guardia, continua a mantenere in toto la narrativa filogovernativa e pro Nato. La Pace non sia strumento per far emergere solo una parte di questo conflitto che, a differenza di quanto affermato dagli organizzatori, non dura da un anno, bensì da più di otto. Dov’erano questi attivisti prima del 24 febbraio 2022? Perché non abbiamo mai visto gli attivisti di Europe for Peace spendere una parola per le sofferenze subite dal popolo del Donbass che vive quotidianamente sotto attacco dal 2014? La ‘Pace’ non sia tentativo di strumentalizzazione di una distorta protesta contro questa guerra, con l’intento di ri-assorbirla nell’alveo governativo pro Nato e pro Usa attraverso slogan pacifisti e tinti di arcobaleno, e quindi sottraendola ad un vero, consapevole e libero dissenso contro chi ci impone questa guerra (imponendoci la sua Pax Americana), contro chi la finanzia, indica e propaganda i colpevoli e giustifica l’escalation verso un possibile nuovo conflitto mondiale».
Francesca Menin
portavoce Verona per la Libertà