Il clima mite del periodo ha favorito i consumi. Impianti accesi solo da Novembre
Il sindaco di Verona Damiano Tommasi, con un’ordinanza ha prorogato l’accensione delle caldaie, pubbliche e private, al 2 novembre. Della stessa idea sono anche gli altri Comuni della Provincia che vedendo il periodo di difficoltà legato al caro energia, approfittano di quest’autunno con temperature sopra alla media, per risparmiare qualcosina sulle bollette. Il primo comune ad adottare questa strategia è quello più popoloso, quello di Villafranca. Anche a Sona, il sindaco Gianluigi Mazzi spera di accendere il riscaldamento il più in là possibile, perché i costi dell’energia rappresentano problematiche anche per le casse dei vari enti. Nel territorio di Mazzi ad esempio, tra Gennaio e Settembre, sono stati già sborsati 500 mila euro per le utenze. Lo stesso vale per Bussolengo che di soldi, ne ha già spesi 200 mila e ora si troverà a sborsarne il triplo. Il riscaldamento per il sindaco Brizzi, si accenderà solo in casi specifici. Anche nell’est veronese, a San Bonifacio, il sindaco Giampaolo Provoli è felice della proroga di 15 giorni sul riscaldamento, contando che l’ente in un anno, non ha mai speso più di 650 mila euro. Ora invece, la previsione per il 2022 è di circa 2 milioni di euro. Spese sostenibili solo per chi ha avanzi di bilancio, messi da parte. Scelte condivise sì, anche se quasi obbligate.