LA TERRA
Affondo i piedi
come neve su terra.
Dal ventre delle mie radici
vibro lungo il filo d’erba
timido,
nella brina mattutina.
E accanto
una farfalla racconta,
in un battito,
il segreto del suo volo.
Rispetto.
Cura.
Leggera,
fra le onde della brezza del mezzodì,
saltella l’anima mia,
di fiore in fiore,
come gatto
curioso
fra i fiocchi bianchi dell’inverno.
Luce e luna si incontrano
nella cascata color arancio del tramonto
e il lago sussurra,
nelle pennellate blu,
la lunga avventura della vela,
libera,
che balla a riva.
La riva, l’onda
il cigno, l’ulivo.
Osservo i figli di questa Terra
e li benedico
per esser corpo
del mio spirito incarnato.
Dalle stelle,
gemme del cosmo,
scendono fili d’argento
che giocano a nascondino
fra i rami e la sottile nebbia.
Ode a te, oh Notte,
che, con magia,
trasformi i contorni
di questa Terra,
nuova
all’alba e al cuore.
Affondo i piedi,
ancora,
e con la meraviglia di un bimbo
piango per la bellezza
di questo giardino.
Barbara Berton