Il costo sale di 2,5 volte più velocemente per colpa dell’inflazione
I prezzi della pizza Italiana sono cresciuti 2.5 volte più velocemente dell’inflazione: una pizza margherita costa il 30% in più rispetto a un anno fa (Bloomberg), mentre l’inflazione in Italia è attualmente all’8.3% (Istat). Come mai questo divario? Una possibile spiegazione si trova a 1000 km ad ovest di Napoli, in Spagna. Seguendo le ultime statistiche di Reuters, il paese produttore del 40% di olio nel mondo quest’anno ha sofferto una siccità senza precedenti che ha distrutto quasi la metà degli uliveti. Gli esperti prevedono un crollo di quasi il 50% della produzione per il 2023, riducendo le scorte mondiali di olio d’oliva del 10%. In Italia, il prezzo dell’olio d’oliva è salito di oltre il 30%. Ma non è solo l’olio d’oliva ad alzare i prezzi delle nostre pizze. Alla base di una pizza ci sono diverse materie prime come: farina, pomodori, mozzarella e soprattutto energia. Ognuno dei quali appartiene ai due settori più colpiti dall’inflazione secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI): quello energetico e quello alimentare. Infatti dopo attente analisi, il risultato è un maxi rialzo del 30% sul prezzo finale del nostro amato piatto nazionale fatto in casa. Se si considera il prezzo della pizza preconfezionata, Bloomberg ha registrato un aumento di solo il 9.9%. Questi dati ci dicono molto sul peso dell’inflazione sui carrelli spesa degli Italiani e non solo. Infatti, a prescindere dalla pizza si tratta di ingredienti che spesse volte (se non sempre) sono nella lista spesa di una famiglia italiana tipo.
Fonte: https://energia-luce.it/news/prezzo-pizza-e-inflazione/