Donazzan: “Crescono i contratti a tempo indeterminato e la domanda di lavoratori stagionali”
In questo inizio di 2023 il mercato del lavoro veneto ha dimostrato un andamento sostanzialmente stabile: il saldo tra le assunzioni e le cessazioni è lievemente negativo, anche se il dato è migliore rispetto a quello dei due anni precedenti, e la domanda di lavoro è in aumento del +5%. È quanto emerge dall’ultima edizione della Bussola di Veneto Lavoro con i dati del mercato del lavoro veneto nel mese di Gennaio. La stagionalità tipica del periodo incide sulle dinamiche contrattuali, settoriali e territoriali. Il bilancio occupazionale negativo, condizionato dalla registrazione amministrativa dei rapporti di lavoro cessati a fine anno, è il risultato della perdita di circa 9 mila posti di lavoro a tempo determinato e dell’incremento di 8.800 posti a tempo indeterminato, a fronte di un saldo quasi invariato dei rapporti in apprendistato. Prosegue la tendenza alla stabilizzazione dei rapporti a termine, in crescita dell’11% rispetto al 2022 grazie soprattutto alle trasformazioni di contratti a tempo determinato. “I dati di Gennaio non sono mai di semplice interpretazione perché sono condizionati dagli effetti della stagionalità e da questioni meramente amministrative legate alla rilevazione del dato. Si è registrata però un’evidente tenuta dei livelli occupazionali in termini di posti di lavoro, con un saldo tra assunzioni e cessazioni sostanzialmente invariato: la domanda di lavoro risulta poi in crescita rispetto allo scorso anno – così interviene l’assessore regionale veneto al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Elena Donazzan, commentando i dati dell’ultima Bussola -. Una tendenza che sembra essersi consolidata nell’ultimo anno – precisa – è l’aumento dei contratti a tempo indeterminato a scapito di quelli a termine, grazie anche al meccanismo delle trasformazioni. Si conferma, inoltre, il buon momento del turismo veneto, che rappresenta la prima economia regionale e che anche a gennaio si è dimostrato particolarmente attrattivo in termini occupazionali”.