Pubblicato il rapporto annuale di Veneto Lavoro
Sono circa 274.000 i disoccupati che, alla data del 30 giugno 2022, risultano iscritti ai Centri per l’impiego del Veneto, cui si sommano 110.000 soggetti in sospensione, ovvero persone che risultano temporaneamente occupate o che mantengono la condizione di disoccupazione per ragioni di reddito, per un totale di 384.000 soggetti disponibili. È quanto emerge dal rapporto annuale di Veneto Lavoro su ‘I disoccupati amministrativi dei Centri per l’impiego del Veneto’. Riguardo alle caratteristiche anagrafiche dei disoccupati, nella maggior parte dei casi si tratta di donne (59%) e di persone con cittadinanza italiana (74%), ma con una percentuale di stranieri non trascurabile (26%) rispetto alla popolazione di riferimento. In termini di età prevale la fascia 30-54 anni, mentre i giovani under 30 costituiscono il 22% del totale e molti di loro sono inoccupati, ovvero alla ricerca del primo impiego. Quasi la metà degli iscritti possiede come titolo di studio soltanto la licenza media, il 25% sono in possesso di un diploma di scuola superiore e il 9% sono laureati. La distribuzione a livello territoriale riflette la dimensione delle singole province venete: la maggiore presenza di disoccupati si registra a Padova (53.492 disoccupati, pari al 20% del totale regionale) e Verona (53.048), seguite da Venezia (49.979), Treviso (46.465), Vicenza (43.726) e dalle due province meno popolate di Rovigo (17.168) e Belluno (10.207). Per quanto riguarda invece i soggetti in sospensione, per i quali spesso incide il carattere stagionale dell’occupazione legata al turismo, aumenta il peso di Venezia, che da sola concentra il 29% dei sospesi, mentre a livello di singolo Centro per l’impiego prevalgono quelli di Jesolo (63% di sospesi rispetto al totale dei disponibili), Portogruaro (50%), Affi (50%), Pieve di Cadore (47%) e Agordo (40%). Aumenta rispetto ai disoccupati anche la percentuale di giovani (31%) e stranieri (27%).