Interviene anche Patrizia Bisinella, capogruppo in consiglio comunale a Verona
L’annullamento del tradizionale rogo della vecia deciso dall’Amministrazione Comunale per far fronte all’aumento delle pm10, che ha portato da oggi la nostra città nella zona di allerta arancione, continua a far discutere cittadini e mondo della politica. “La scelta dell’Amministrazione Tommasi di annullare per motivi di inquinamento il tradizionale rogo della vecia è di stampo meramente ideologico – interviene Patrizia Bisinella, capogruppo di Fare con Tosi in Consiglio Comunale. Infatto la manifestazione, dopo due anni di stop imposto dall’emergenza Covid, verrà realizzata in tutto il Veneto e in buona parte del Centro Italia, anche in zone con tassi molto più rischiosi di pm10 nell’aria. Davvero vogliamo credere che un falò possa incidere sull’inquinamento di un’area vasta e complessa come quella della nostra provincia? E se così fosse come è possibile che in quasi tutti i paesi del nostro territorio la manifestazione venga mantenuta, mentre solo nel capoluogo sia stata annullata? L’impressione – conclude la Consigliera – è che dietro al tema della sostenibilità ambientale si nasconda una scelta di matrice ideologica molto più pericolosa: la volontà di annullare le nostre tradizioni millenarie a vantaggio di una società globale che dimentichi le radici senza rispetto e in nome di una miscellanea di culture che, senza una guida salda, rischia di essere solo pericolosa”.