Il presidente di Federalberghi Ivan De Beni, chiede maggiori controlli da parte dei Comuni e delle Forze dell’Ordine
Il presidente di Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni, chiede maggiori controlli da parte dei Comuni e delle Forze dell’Ordine nei confronti delle locazione turistiche del lago di Garda. Il motivo? Molte delle attività di soggiorno, spesso si sottraggono alle normative in vigore sul turismo. Tante quindi le strutture che lavorano in nero. Nella lettera scritta da De Beni per cercare di dare una stretta ad un fenomeno sempre più diffuso, l’ex sindaco di Bardolino dal 2009 al 2019, ha trovato due soluzioni: l’estensione della norma ‘Salva Venezia’ anche sul Garda e l’intensificazione dei controlli sul sommerso delle locazioni turistiche. La prima soluzione riguarderebbe l’emendamento che dà ai Comuni la facoltà di predisporre un regolamento con cui stabilire un limite massimo al numero di immobili che possono essere affittati in forma non imprenditoriale e fissare una durata massima delle locazioni brevi. A Peschiera ad esempio, la sindaca Gaiulli fa sapere che si utilizzano tecniche diverse come il controllo dei rifiuti lasciati al di fuori delle abitazioni e grazie alla tassa di soggiorno, scoprire i furbetti è facilissimo. Anche negli altri Comuni del Lago, si sta controllando a tappeto l’area comunale perché molto spesso i casi d’alloggio turistico abusivo, sono collegati ad abitazioni non a norma a livello edilizio.