A Negrar primo centro al mondo a proporre il trattamento
L’uso della radioterapia di ultra-precisione ad alte dosi di radiazioni (radiochirurgia stereotassica) come trattamento della spasticità e degli spasmi muscolari provocati da lesioni cerebrospinali. Una nuova metodica in corso di sperimentazione all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria contro un disturbo che non sempre può essere trattato con le terapie tradizionali ma che arriva a colpire fino al 90% delle persone affette da malattie che danneggiano le terminazioni nervose che controllano i movimenti muscolari. Sono circa 100 milioni le persone nel mondo che convivono con le conseguenze di patologie cerebrospinali o di traumi al cervello e al midollo a seguito di incidenti. Tra queste la spasticità e il dolore correlato sono una complicanza comune e debilitante a lungo termine. Si stima che questa colpisca il 65-78% dei pazienti con lesioni croniche del midollo spinale e il 25% degli individui che hanno avuto un ictus grave. Ad oggi i trattamenti convenzionali prevedono interventi chirurgici invasivi o trattamenti per via orale con un’efficacia tuttavia limitata e spesso con effetti collaterali indesiderati. I ricercatori dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar hanno invece definito un nuovo protocollo sperimentale per il trattamento non invasivo, più conservativo e a bassa tossicità della spasticità per mezzo della radiochirurgia stereotassica che prevede l’impiego della radioterapia per agire sui nervi spinali selezionati bloccando la conduzione elettrica responsabile degli spasmi.