A cura di Claudio Gasparini
“Biglietto da visita” vuole essere il racconto di un periodo di vita artistica di Roberto Braggio, vissuta con passione; “una passione ingenua, priva di condizionamenti, la mia storia”. La personale dell’artista è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 a Palazzo a Palazzo Guarienti a Valeggio sul Mincio fino al 31 luglio. “La mia storia artistica – sottolinea – è stata un continuo movimento, una continua ricerca di forme, dii tecniche, studio di periodi artistici del passato. Una storia che mi ha avvicinato a varie tendenze sviluppatesi a fine ‘800 e ‘900. La mia storia, racconta come nella ricerca si possa cambiare stile, passando da un Surrealismo dell’epoca del grande Salvador Dalì ad un astrattismo dell’epoca di Pablo Picasso, ma anche dei suoi periodi Blu e Rosa. Nella mia storia però, a un certo punto, entra un nuovo filone artistico, l’Impressionismo, un modo di fare arte che cambiò il mondo del Classico, contrastato in modo veemente all’epoca. Questo periodo fu affascinante, turbolento, ingenuo, puro. E’ stato naturale per la mia cultura dell’arte pittorica, credere di far percorrere la fantasia attraverso questo mondo di artisti veri che hanno reso “l’Impressionismo” un periodo unico e irripetibile. E’ da questa unicità irripetibile che interpreto quel mondo “a modo mio”, con la mia tecnica, usando la spatola nella stesura dei colori ad olio, creando opere attuali interpretando la storia dell’Arte passata”. La storia di Braggio continua e la sua creatività impone nuove ricerche, nuovi stimoli, che si tradurranno in racconti, storie, trascinati sulla tela come ad illustrare delle favole da raccontare ai bambini, dando quel sapore di ingenuità che nell’arte del dipingere trova il suo regno. Gianluigi Guarneri, Critico d’Arte della manifestazione Arte a Palazzo, ha illustrato con queste parole la sua realtà artistica. “Roberto Braggio, sospeso tra espressionismo e surrealismo rievoca le grandi opere del passato collocandole in eleganti scenografie paesaggistiche dalla visione postmoderna. Antico e realtà si sovrappongono magicamente generando immagini sensazionali di notevole pathos emotivo e spettacolare”.