L’Unione Nazionale dei Consumatori ha classificato tutte le città italiane in base al peso dell’aumento prezzi
L’Unione Nazionale Consumatore ha reso nota la classifica redatta in merito alle città che hanno registrato i maggiori rincari in ambito alimentare ed energetico. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, sul gradino più alto del podio si trova Cosenza dove cibo e bevande hanno registrato un aumento del +13,1% rispetto a luglio 2021. Al secondo posto Viterbo, con un incremento dei prezzi del 12,8% e al terzo Imperia che registra +12,7%. Verona secondo le stime si classifica al settimo posto a pari merito con Terni con un rincaro del +11,5% che si traduce nel pratico con un aggravio annuo che oscilla tra i 621 e i 690 euro. Per quanto riguarda invece l’ambito energetico, a livello nazionale il rincaro è stato del +59,2%, una vera e propria mazzata per tutte le famiglie italiane che hanno dovuto fare i conti con un aggravio di 798 euro in media. Al primo posto in classifica troviamo Bolzano, dove le spese per luce e gas hanno avuto un picco del +107,3%, al secondo posto invece si trova la vicina Trento con + +105,2%. La città scaligera si trova solamente al 58esimo posto a livello nazionale, registrando +55,6%.