Rammarico e amarezza. Verona in testa alla classifica per le morti sul lavoro
Non solo a Fumane, nella giornata di ieri infatti si è verificato un altro incidente sul lavoro nei pressi di Legnago, dove un 52 enne è stato colpito da una matassa di ferro caduta dall’alto, mentre si trovava presso l’azienda che lavora il ferro, dove lavorava. È stato lanciato subito l’allarme, ma non c’è stato nulla da fare, nonostante l’arrivo dei soccorsi. In merito a questi due tragici incidenti sul lavoro avvenuti nella stessa giornata, Giampaolo Veghini, segretario generale CISL Verona è intervenuto, dichiarando che la città continua a guidare la classifica delle morti sul lavoro, 2 in settori tristemente noti per tragedie di questo tipo: agricoltura ed edilizia. Siamo a 10 morti certe da inizio anno, prima città in Veneto. Il terzo anno consecutivo. Nonostante gli interventi del Governo nel Dicembre scorso dove si individuava nei ‘preposti’ quali figure obbligatorie con il potere di interrompere l’attività lavorativa in caso di pericoli, nulla pare accadere. Serve una svolta culturale politica e sociale, affinché il modello di sviluppo economico territoriale sia fondato sul principio che un’azienda sicura è più produttiva e competitività, e che non si debba scegliere fra vita e reddito, fra salute e lavoro, fra sicurezza e sopravvivenza. Ad oggi si sta assistendo ad un’escalation senza precedenti, secondo CISL le morti su lavoro si combattono in più modi, inasprendo i controlli: oggi SPISAL Verona è ai minimi termini con il personale e l’Ispettorato del Lavoro (che da dicembre ha competenza su Salute e Sicurezza in tutti i settori) non ha ancora gli ispettori tecnici per effettuare i controlli. Dall’altra parte va fatta una stretta sulla formazione: solo gli organismi paritetici provinciali e regionali devono diventare fornitori di sicurezza certificata, non agenzie che vendono formazione a volte nemmeno erogata! Va poi prevista meno aula e più pratica. Salute e Sicurezza deve diventare materia nelle Scuole in particolare negli istituti professionali. Anche Matteo Merlin, segretario generale Fai CISL Verona interviene e sottolinea che purtroppo ancora una volta si è costretti a commentare con dolore la notizia di più di una morte sul lavoro.