Tavolo di coordinamento congiunto tra le due Amministrazioni
Come informa il comunicato congiunto emesso dal Comune di Negrar e il Comune di Verona vi è una collaborazione strettissima e continua tra i due Comuni e tutti gli Enti competenti, per assicurare la massima sicurezza in termini sanitari ed ambientali nella zona circostante l’incendio che la scorsa settimana ha colpito il salumificio Coati ad Arbizzano. Impegno condiviso tra il sindaco Roberto Grison, l’assessore comunale all’Ambiente del Comune di Verona Tommaso Ferrari e la presidente della 2ª Circoscrizione del capoluogo scaligero, Elisa Dalle Pezze. Al tavolo di coordinamento tenutosi nel Municipio di Negrar hanno partecipato gli enti e i soggetti coinvolti, fin dalle prime ore, nella gestione dell’emergenza e ora impegnati nelle delicate fasi di controllo e monitoraggio del territorio: oltre agli amministratori locali, il Pubblico Ministero titolare delle indagini, la vicaria del Prefetto, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Polizia locale dei due Comuni, Arpav per quanto riguarda i monitoraggi della qualità di aria e acque nei pressi dello stabilimento, l’Ulss 9 Scaligera, AcqueVeronesi, un rappresentante della Provincia di Verona, Spisal e i tecnici dell’azienda Coati. I dati raccolti in questi ultimi giorni sono confortanti: ad oggi, hanno riferito gli enti competenti, i parametri di qualità dell’aria, che non avevano mai superato i limiti di guardia per quanto riguarda i VOC, anche per i PM10 si sono riattestati sui valori rilevati nell’intera Pianura Padana. Per quanto riguarda la situazione delle acque, i test effettuati da Arpav, Ulss e AcqueVeronesi confermano che le acque di falda non presentano ad oggi alcuna anomalia o problematica. Anche al campo pozzi di AcqueVeronesi presente poco distante dal luogo dell’incidente al momento la situazione è nella norma: si tratta di pozzi per l’acqua potabile continuamente monitorati, già dotati di filtri tarati per neutralizzare eventuali inquinanti che in futuro dovessero manifestarsi; in caso di necessità, esistono comunque altri pozzi, più a sud nel territorio di Verona, che possono venir utilizzati per supplire alle esigenze della popolazione, così come già oggi accade in situazioni di maggior domanda idrica.